Latino

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L’agguato di Clodio a Milone

Autore

Cicerone

Libro

Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Cum sciret Clodius – neque erat difficile cognitu – iter…

La versione termina con:

…de raeda desiluisset, strenuissime se defendit

Traduzione

Poiché Clodio sapeva – e non era difficile da sapere – che Milone doveva andare (letteralmente che per Milone era necessario un viaggio) al municipio di Lanuvio tredici giorni prima delle Calende di febbraio1, partì il giorno prima da Roma, in modo da preparare un agguato a Milone davanti al proprio podere.

Questo al contrario, poiché quel giorno rimase in senato fino all’ora decima2, finché il senato fu sciolto, giunse a casa, cambiò i calzari e i vestiti, attese per un po’ in casa, mentre la moglie si preparava.

Poi, avvolto nella penula3, si diresse a Lanuvio con la moglie e la comitiva di ancelle e ragazzi.

Clodio gli va incontro spedito durante il tragitto, a cavallo, davanti al proprio podere, verso sera.

Subito molti attaccano Milone (letteralmente fanno un impeto) con le frecce da un luogo più alto, uccidono il cocchiere, aggrediscono Milone stesso, che, dopo essere sceso dalla carrozza, si difende assai valorosamente.

1 Cioè il 18 gennaio.

2 Cioè tra le tre e le quattro di pomeriggio.

3 Un mantello da viaggio.