I bisogni naturali e i desideri che nascono dall’ambizione
Autore
Seneca
Libro
Il nuovo Latina Lectio
La versione inizia con:
Si ad naturam vives, numquam eris pauper…
La versione termina con:
…longius restat, scito naturale non esse
Traduzione
Se vivrai secondo natura, non sarai mai povero; se (vivrai) secondo le aspettative, non sarai mai ricco.
La natura richiede qualcosa di esiguo, l’aspettativa qualcosa di illimitato.
Si accumuli in te tutto ciò che i ricchi possedettero (letteralmente avevano posseduto); la sorte ti faccia avere più di qualsiasi cittadino (letteralmente ti spinga oltre la misura privata di ricchezza), ti copra d’oro, ti vesta di porpora, ti conduca a un tale livello di piaceri e di ricchezze da farti nascondere la terra con i marmi (letteralmente tale che tu nasconda); ti sia concesso non solo di avere, ma di calpestare le ricchezze.
Si aggiungano statue e quadri e tutto ciò che qualsiasi arte ha creato per il lusso; da queste cose imparerai a desiderarne di più.
I desideri naturali sono finiti; quelli che nascono da una falsa aspettativa non hanno dove terminare.
Non c’è infatti una fine per ciò che è finto.
Chi percorre una strada ha un qualche termine; il vagare continuo è illimitato.
Allontanati dalle cose vane e, quando vorrai sapere se ciò che cerchi nasconda un desiderio naturale o cieco, considera se possa fermarsi in qualche punto.
Se a te, andato lontano, rimane sempre qualcosa di più lontano, sappi che non è naturale.