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Consigli di moderazione a Cesare

Autore

Sallustio

Libro

Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Igitur, quoniam tibi victori de bello…

La versione termina con:

…et sanguinem sanguine expianda

Traduzione

Dunque, poiché tu in qualità di vincitore devi pensare alla guerra e alla pace, in modo da porre fine a questa in maniera moderata e affinché quella sia la più equa e durevole possibile, considera innanzitutto che cosa ti convenga fare, dato che spetta a te occupartene (letteralmente considera innanzitutto che cosa sia la cosa migliore a farsi riguardo a te stesso, che sei destinato a regolarle).

Io certamente ritengo che tutte le dominazioni crudeli (siano) più brutali che durevoli e che nessuno debba incutere paura ai cittadini, senza che la paura verso di loro ricada su di lui (letteralmente e che i molti non debbano temere nessuno, senza che la paura generata da loro ricada su di lui); (e ritengo che) questa vita combatta una guerra perpetua e dannosa, poiché non sei al sicuro né davanti né alle spalle né ai lati, (dato che) vivi sempre nel pericolo e nella paura.

Al contrario, a quelli che hanno mitigato (la dominazione) con la generosità e con la clemenza tutte le cose sembrarono propizie e radiose.

Non so se alcuni diranno che con queste parole rovino la tua vittoria e che sono troppo accomodante nei confronti dei vinti (letteralmente sono un corruttore della tua vittoria a causa di queste parole e di disposizione troppo buona verso i vinti).

Senza dubbio (diranno ciò) perché ritengo che debbano essere concessi ai cittadini quei benefici che noi e i nostri antenati spesso abbiamo accordato ai popoli stranieri, nostri nemici per natura, e che non debbano essere punite secondo l’usanza barbara l’uccisione con l’uccisione e il sangue con il sangue.