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Un episodio di violenza sessuale

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Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Appium Claudium virginis plebeiae stuprandae…

La versione termina con:

…qua pristini consules restituti sunt

Traduzione

Il desiderio di violentare una ragazza plebea si impossessò di Appio Claudio.

Il padre della ragazza, Lucio Virginio, uomo esemplare in pace e in guerra, aveva promesso in sposa la figlia all’ex tribuno della plebe Lucio Icilio, uomo animoso e di provato valore per la causa della plebe.

Appio Claudio, pazzo d’amore, avendo tentato inutilmente di sedurre con il denaro questa ragazza, straordinaria d’aspetto, decise di ricorrere (letteralmente rivolse l’animo) a una crudele e sprezzante violenza.

Ma il padre Virginio prese la figlia e la condusse nel foro presso le botteghe del mercato e lì, afferrato un coltello da un macellaio, trafisse il petto della ragazza e, guardando Appio, disse: “Ti condanno alla maledizione con il sangue di mia figlia”.

Poiché davanti a un’azione così atroce si levò un grido, Appio ordinò che il padre Virginio fosse catturato.

Nel frattempo, Icilio e i suoi parenti mostrarono al popolo il corpo esangue della ragazza.

In seguito a ciò scoppiò una rivolta, dalla quale furono ripristinati i consoli (letteralmente furono ristabiliti gli antichi consoli).