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I Galli offrono alleanza a Dionigi di Siracusa

Autore

Giustino

Libro

Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Igitur Dionysius tyrannus, qui a Sicilia exercitum…

La versione termina con:

…auctus bellum velut ex integro restaurat

Traduzione

Il tiranno Dionigi dunque, che aveva condotto l’esercito dalla Sicilia in Italia e aveva portato guerra ai Greci1, dopo che Locri fu espugnata, assalì gli abitanti di Crotone, che a fatica recuperavano le forze nella lunga pausa dalla disfatta della guerra precedente (e) che resistettero al suo così grande esercito più valorosamente di quanto (resistettero) in precedenza con tante migliaia (di soldati) al piccolo numero di abitanti di Locri.

La povertà ha tanto valore contro le ricchezze arroganti e una vittoria insperata talvolta è tanto più sicura di una sperata.

Ma gli ambasciatori dei Galli, che mesi prima avevano incendiato Roma, andarono da Dionigi chiedendo alleanza e amicizia; affermarono che la propria gente si era posizionata tra i suoi nemici e che gli sarebbe stata di grande utilità in combattimento (letteralmente a lui che combatteva) sia in campo sia alle spalle, mentre i nemici erano impegnati in battaglia.

L’ambasciata fu gradita a Dionigi.

Così, stretta l’alleanza e rafforzato dalle truppe ausiliarie dei Galli, ricominciò la guerra come da capo.

1 Gli abitanti della Magna Grecia, cioè dell’Italia meridionale.