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Un giovane con le mani “bucate” (Gymnasion 1)

Traduzione della versione Un giovane con le mani “bucate” del libro Gymnasion 1:

Gelone, figlio di Menippo, era un giovane di bell’aspetto (letteralmente bello nel corpo), ma consumava vergognosamente la ricchezza del padre in spese smisurate.

Euctemone dunque, amico del padre, quando seppe che Gelone ormai era afflitto dalla dolorosa povertà, preso (letteralmente vinto) da compassione, accettò il giovane come marito per la figlia, con ricchi doni nuziali.

Ma Gelone, quando ebbe di nuovo ricchezze inaspettate, si diede (letteralmente si volse) allo stesso modo a spese smisurate, cedendo con sregolatezza alla pancia.

Così Gelone fu afflitto di nuovo dalla povertà a causa della stoltezza e della sregolatezza.

Euctemone piangeva di nuovo, non più per Gelone, ma per i doni della figlia e per il matrimonio; e infine imparò che non è possibile che un uomo che non usa con parsimonia (letteralmente risparmia) il proprio patrimonio sia un fidato amministratore delle ricchezze altrui.