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Moderazione di un conquistatore

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Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Marcus Claudius Marcellus vir fuit bellica…

La versione termina con:

…quam posuit Romae in templo Virtutis

Traduzione

Marco Claudio Marcello fu un uomo illustrissimo per la gloria militare e per la grandezza d’animo.

Costui combatté con successo contro Annibale presso Nola e in quella battaglia rinfrancò il popolo romano, sconfortato da quella disfatta di Canne.

Dopo che ebbe preso la città di Siracusa, assediata per più di due anni per terra e per mare, non solo permise che non venisse distrutta (letteralmente che fosse senza danno), ma la lasciò adornata, in modo tale che fosse un monumento della vittoria, della moderazione e della mitezza del vincitore.

E non permise che venisse sfiorato nessuno dei quadri famosi con cui erano decorate le pareti interne dei templi, anche se avrebbe potuto farli propri in base al diritto di guerra.

Dopo che la città fu presa, si dice che cercò quel famoso Archimede, uomo di sommo ingegno e cultura, e che, dopo che ebbe sentito che era stato ucciso dai soldati romani mentre disegnava in terra alcune figure geometriche, ne fu estremamente dispiaciuto (letteralmente sopportò ciò con molto dispiacere).

E da quella città ricchissima e adornatissima non portò via dal bottino nient’altro che una sfera fatta dallo stesso Archimede, che pose nel tempio della Virtù a Roma.