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Una reggia incendiata per colpa di una donna

Autore

Curzio Rufo

Libro

Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Alexander, Persepoli capta, quotidie inibat…

La versione termina con:

…exitum habuit regia totius Orientis

Traduzione

Alessandro, conquistata Persepoli, partecipava ogni giorno a banchetti a cui erano presenti le concubine, abituate a vivere con i soldati.

Una di queste, Taide, ubriaca per il troppo vino, affermò che Alessandro avrebbe acquisito un grandissimo favore presso i Greci, se avesse incendiato la reggia.

Tutti i convitati concordarono con la meretrice ubriaca.

Si erano riscaldati per il vino; così si alzarono ubriachi per incendiare la reggia.

Il re appiccò fuoco all’edificio per primo; poi i convitati, i funzionari e le concubine.

La reggia era stata costruita in cedro, che, una volta divampato il fuoco, propagò rapidamente l’incendio (letteralmente diffuse ampiamente l’incendio).

Quando l’esercito, che era non lontano dalla città, lo1 vide, ritenendolo accidentale, corse a portare aiuto.

Ma, quando giunsero (letteralmente si giunse) all’ingresso della reggia, videro2 che il re in persona portava ancora le fiaccole.

Messa dunque da parte l’acqua che avevano portato, iniziarono a gettare nell’incendio materiale infiammabile (letteralmente adatto al fuoco).

La reggia di tutto l’oriente andò incontro a (letteralmente ebbe) questa fine.

1 L’incendio.

2 Il soggetto sottinteso è “i soldati”.