Latino

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Sarò un console popularis

Autore

Cicerone

Libro

Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Quid est tam populare quam pax? Qua non solum…

La versione termina con:

…in patrocinium mei consulatus esse collata?

Traduzione

Che cos’è tanto popolare1 quanto la pace?

Mi sembra che gioiscano di essa non solo gli esseri viventi (letteralmente quelli a cui la natura diede la facoltà di percepire), ma anche le case e i campi.

Che cos’è tanto popolare quanto la libertà?

Vedete che essa è desiderata e anteposta a tutte le cose non solo dagli uomini, ma anche dagli animali.

Che cos’è tanto popolare quanto la tranquillità?

Essa è così piacevole che anche voi e i vostri antenati e tutti gli uomini più coraggiosi ritenete2 che debbano essere affrontate le più grandi fatiche per potere un giorno vivere in tranquillità.

Perciò dobbiamo un elogio speciale e un ringraziamento anche agli antenati, poiché grazie alla loro fatica accadde che possiamo serenamente vivere in tranquillità.

Pertanto, come posso io non essere democratico, Quiriti, vedendo che tutte queste cose – la pace esterna, la libertà propria della vostra stirpe e del (vostro) nome, la tranquillità civile, insomma tutte le cose che per voi sono care e importanti – sono state riposte nella fiducia e in un certo modo nella protezione del mio consolato?

1 Cioè vantaggioso per il popolo.

2 Il verbo putet si riferisce sia a “vos” sia a “maiores vestri” sia a “fortissimus quisque vir”, ma dal punto di vista sintattico è legato soltanto a quest’ultimo soggetto (ed è per questo che è alla terza persona singolare); in italiano la situazione è la stessa, per cui possiamo tradurlo con “ritenete”, cioè legandolo sintatticamente al soggetto “voi”, oppure con “ritengono”, cioè legandolo sintatticamente a “tutti gli uomini più coraggiosi” (in questi casi infatti si prende solitamente in considerazione o il primo o l’ultimo soggetto di un insieme).