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L’uccisione di Alcibiade (Gymnasion 1)

Traduzione della versione L’uccisione di Alcibiade del libro Gymnasion 1:

Lisandro mandò un messaggero a Farnabazo per esortarlo a togliere di mezzo Alcibiade: quello affidò (letteralmente ordinò) l’impresa ad alcuni sicari.

In quel tempo Alcibiade viveva (letteralmente trascorreva la vita) in un villaggio della Frigia con una compagna.

Quelli mandati contro di lui, non osando assalire Alcibiade, di notte gettarono intorno alla sua casa delle travi e (le) incendiarono1.

Allora Alcibiade, svegliato dal fuoco, radunò le vesti e le coperte e (le) gettò sul fuoco; avvolse attorno alla mano sinistra la propria clamide, con la destra estrasse la spada e uscì sano e salvo (letteralmente uscì salvo) dal fuoco.

I barbari, vedendo Alcibiade uscire dalla casa, non osando scontrarsi con lui, si ritirarono e (lo) colpirono da lontano con giavellotti e frecce.

Così dunque Alcibiade morì e i barbari se ne andarono.

Allora la compagna raccolse il morto e lo coprì con le proprie tunichette e lo seppellì bruciandolo nell’incendio della casa.

Va bene anche “accesero” (come indica il vocabolario del libro), ma la traduzione riportata sopra sta meglio.