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La vita è come una processione di maschere

Traduzione della versione La vita è come una processione di maschere di Luciano del libro Gymnasion 1:

La vita degli uomini è simile a una grande processione a teatro: la sorte guida la processione e ordina lo spettacolo a suo piacere1.

I partecipanti della processione hanno maschere diverse e variopinte: a uno infatti la sorte assegna la maschera regale e incorona la testa con un diadema, a un altro (assegna) il volto di un servo, un altro poi (lo) rende ricco e bello, un altro ancora deforme e ridicolo.

Spesso la sorte comanda ai partecipanti della processione di cambiare le maschere: allora uno piomba2 dalla ricchezza nella povertà, un altro dalla salute nella malattia, un altro poi, (che era un) padrone, diventa schiavo, un altro ancora, (che era uno) schiavo, ottiene il regno.

Quando dunque la sorte chiede indietro la maschera, alcuni si adirano e si lamentano: credono infatti di possedere le maschere per sempre e non conoscono la brevità dei doni della sorte.

Anche se il libro suggerisce questa traduzione, in italiano sarebbe grammaticalmente più corretto scrivere “a proprio piacere”.

Va bene anche “cade” (come indica il vocabolario del libro).