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Zeus manda il Pudore e la Giustizia tra gli uomini

Traduzione della versione Zeus manda il Pudore e la Giustizia tra gli uomini del libro Gymnasion 1:

Nei tempi più antichi gli uomini abitavano in modo sparpagliato e non c’erano città.

Molti mortali (letteralmente molti tra i mortali) erano dunque uccisi dagli animali selvatici, poiché erano più deboli di essi dappertutto1.

In seguito, l’abilità artigianale2 fu per gli uomini un aiuto sufficiente3 per procacciarsi il cibo (letteralmente per il cibo), ma inadeguato per la guerra contro gli animali: non avevano ancora infatti l’arte politica4, di cui l’arte della guerra è una parte.

Gli uomini dunque cercavano di radunarsi e di salvarsi fondando città, ma, quando si radunavano, usavano la forza e facevano ingiustizia gli uni agli altri, poiché non avevano l’arte politica, tanto che, disperdendosi di nuovo, venivano uccisi (dagli animali).

In questo tempo Zeus, compiangendo la sorte umana e temendo che tutta la nostra razza si estinguesse (letteralmente temendo riguardo al nostro genere che morisse tutto), mandò dagli uomini Ermes con (letteralmente che conduceva) il Pudore e la Giustizia, affinché fossero ornamenti delle città e legami conciliatori di amicizia.

Volendo, possiamo tradurre liberamente πανταχοῦ con “sotto ogni punto di vista”.

L’espressione “l’arte professionale” indicata sul vocabolario del libro non va bene in questo caso, per cui conviene seguire la traduzione riportata sopra.

Qui la versione è stata modificata rispetto al testo originale (il dialogo “Protagora” di Platone), per cui possiamo usare senza problemi la traduzione riportata sopra.

O più liberamente “la capacità di convivere civilmente”.