Greco

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Agamennone signore del Peloponneso (1)

Autore

Tucidide

Libro

γραφίς

La versione inizia con:

Ἀγαμέμνων τέ μοι δοκεῖ τῶν τότε δυνάμει…

La versione termina con:

…τοὺς Πελοπίδας μείζους καταστῆναι

Traduzione

Secondo me Agamennone riuscì a radunare l’esercito (letteralmente a me sembra che Agamennone abbia radunato l’esercito) perché eccelleva tra quelli di allora e non tanto perché i pretendenti di Elena erano vincolati dai giuramenti a Tindaro.

Quelli che hanno ricevuto le notizie più sicure sui fatti del Peloponneso grazie alla memoria degli antichi (letteralmente da quelli in precedenza) dicono che in un primo momento Pelope, avendo acquisito potenza grazie alla quantità di ricchezze con cui (letteralmente avendo le quali) giunse dall’Asia tra uomini poveri, diede il nome alla regione, pur essendo uno straniero, e poi fu ottenuta (una potenza) ancora più grande dai (suoi) discendenti, quando Euristeo morì in Attica per mano dei discendenti di Eracle; dato che Atreo era fratello di sua madre1 e dato che Euristeo, mentre era in guerra, aveva affidato Micene e il potere ad Atreo in virtù della parentela (costui casualmente fuggiva dal padre per la morte di Crisippo) e siccome Euristeo non tornò più, Atreo ottenne il potere regale, poiché gli abitanti di Micene volevano (ciò) per paura dei discendenti di Eracle e contemporaneamente perché (Atreo) sembrava essere potente e perché si era ingraziato la moltitudine degli abitanti di Micene e di quelli su cui comandava Euristeo; e (dicono che) i discendenti di Pelope diventarono più potenti dei discendenti di Perseo.

1 Atreo era zio di Euristeo.