Chimica

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La classificazione dei composti inorganici

Come funziona la classificazione dei composti inorganici? E quali regole segue? Vediamolo insieme.

I composti inorganici possono essere di due tipi:

  • binari, se sono formati da due elementi
  • ternari, se sono formati da tre elementi

A seconda di quali elementi li compongono, vengono classificati in questo modo (i composti di uno stesso gruppo hanno proprietà chimiche simili):

Composti binari
Metallo + Ossigeno=Ossidi basici
Non metallo + Ossigeno=Ossidi acidi
Metallo + Idrogeno=Idruri metallici
Non metallo + Idrogeno=Idruri covalenti
Idrogeno + Non metallo=Idracidi
Metallo + Non metallo=Sali
Composti binari
Metallo + Ossigeno + Idrogeno=Idrossidi
Idrogeno + Non metallo + Ossigeno=Ossiacidi
Metallo + Non metallo + Ossigeno=Sali

Schema riassuntivo della classificazione dei composti inorganici

Ecco uno schema che può chiarire ulteriormente la precedente tabella:

La classificazione dei composti inorganici

Nei composti binari i non metalli che formano gli idracidi sono diversi dai non metalli che formano gli idruri:

  • gli alogeni e lo zolfo formano gli idracidi
  • tutti gli altri non metalli formano gli idruri

Per quanto riguarda invece gli idrossidi e gli ossiacidi, gli idrossidi derivano da una reazione tra un ossido basico e l’acqua (e infatti a un metallo e all’ossigeno si aggiunge l’idrogeno presente nell’acqua), mentre gli ossiacidi derivano da una reazione tra un ossido acido e l’acqua (e infatti a un non metallo e all’ossigeno si aggiunge l’idrogeno presente nell’acqua).

A partire da questa classificazione è stata realizzata la nomenclatura dei composti inorganici, cioè il sistema in base a cui è stato stabilito il nome di ciascuno di essi.