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Crizia e Alcibiade (Gymnasion 1)

Traduzione della versione Crizia e Alcibiade di Senofonte del libro Gymnasion 1:

Crizia e Alcibiade erano discepoli1 di Socrate, il più saggio tra gli uomini e il più tenace davanti a ogni fatica (letteralmente il più resistente verso tutte le fatiche); ma tuttavia furono responsabili di grandissimi mali per gli Ateniesi.

Crizia infatti fu il più ladro, il più violento e il più sanguinario di tutti i membri del governo oligarchico (letteralmente di tutti quelli nell’oligarchia).

Alcibiade (fu) a propria volta il più sfrenato e il più prepotente di tutti gli esponenti democratici (letteralmente di tutti quelli nella democrazia).

Entrambi2 questi uomini infatti furono i più ambiziosi di tutti gli Ateniesi, volendo diventare i più illustri e i più potenti di tutti.

Gli Ateniesi però, poiché non sopportavano la sfrenatezza, la prepotenza e l’ambizione, punirono velocemente i due uomini assai ingiusti e assai sfrenati.

Gli avversari di Socrate, per dimostrare che il filosofo corrompeva i costumi dei giovani, dissero che Crizia e Alcibiade erano tali perché erano discepoli e amici di Socrate.

Va bene anche “scolari” (come indica il vocabolario del libro), ma la traduzione riportata sopra sta meglio. Se vogliamo evidenziare che il termine μαθητά è un duale, possiamo tradurlo con “due discepoli”.

Va bene anche “ambedue” (come indica il vocabolario del libro), ma si tratta di un termine desueto.