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Dannosa ostentazione di ricchezze

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Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Ad Antigonum, Macedonum regem, Brennus, dux…

La versione termina con:

…avida illa gens ad bellum impulsa est

Traduzione

Brenno, comandante dei Galli, che aveva invaso l’Illiria e la Macedonia, mandò ambasciatori ad Antigono, re dei Macedoni, affinché promettessero una pace a pagamento e allo stesso tempo osservassero l’accampamento del re.

Antigono, per esibire la munificenza regale, li invitò a cena con uno straordinario sfarzo delle tavole.

Ma i Galli, ammirando il grande sfarzo di oro e argento messo in mostra e attirati dall’abbondanza di bottino, tornarono più ostili di quanto fossero giunti.

Il re aveva ordinato che a loro venissero esibiti anche gli elefanti per incutere timore e che venissero mostrate le nevi cariche di truppe, ignaro che gli animi dei barbari erano spinti dall’ostentazione delle forze non al terrore, ma al desiderio di bottino.

E così gli ambasciatori, tornati dai propri (compagni), esagerarono ulteriormente (letteralmente esaltarono in modo maggiore) tutte le cose che avevano visto e rivelarono le ricchezze e la sciocca noncuranza del re.

Dissero infatti che l’accampamento era pieno d’oro e d’argento, ma non era munito né di un muro né di un fossato, e che lì tutte le funzioni militari erano state interrotte.

Quella gente avida fu spinta alla guerra da questo resoconto.