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La moderazione del senato verso i vinti

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Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Cum Carthaginiensium legati ad captivos redimendos…

La versione termina con:

…ne regias reliquias iacere inhonoratas pateretur

Traduzione

Dopo che gli ambasciatori dei Cartaginesi furono giunti a Roma per riscattare i prigionieri, subito (il senato), senza pretendere alcuna somma di denaro (letteralmente non essendo stato accettato alcun denaro), restituì a loro i giovani, che erano (letteralmente raggiungevano il numero di) duemilasettecentoquaranta.

Ritengo che gli ambasciatori stessi si siano stupiti che un così grande esercito di nemici venisse liberato, che tanto denaro venisse disdegnato, che venisse concesso il perdono a tante offese cartaginesi.

Anche quella prova di umanità del senato non è piccola: decretò infatti che Siface, un ricchissimo re della Numidia, morto prigioniero in carcere a Tivoli, dovesse essere seppellito con un funerale pubblico, per aggiungere al dono della vita l’onore della sepoltura.

E adoperò una simile clemenza nei confronti di Perseo; infatti, dopo che fu morto ad Alba, in cui era stato relegato per la prigionia, (il senato) mandò un questore a seppellirlo con un funerale pubblico, affinché non risultasse evidente (letteralmente non apparisse) che le spoglie regali giacevano prive di onori.