Greco

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Driope

Autore

Antonino Liberale

Libro

γραφίς

La versione inizia con:

Δρύοψ ἐγένετο Σπερχειοῦ παῖς τοῦ ποταμοῦ…

La versione termina con:

…καὶ τῶν ἐκεῖ τόπων ἐβασίλευεν

Traduzione

Driope fu figlio del fiume Spercheo e di Polidora, una delle figlie di Danao.

Costui1 regnò presso l’Eta ed ebbe come unica figlia Driope e lei stessa pascolava le greggi del padre; poiché le ninfe amadriadi l’amarono eccezionalmente e la resero una propria compagna, le insegnarono a onorare gli dei e a danzare.

Apollo, dopo averla vista danzare, desiderò unirsi (a lei).

E divenne in un primo momento una tartaruga e, poiché Driope fece una risata con le ninfe e rese la tartaruga un divertimento e la pose sul petto, cambiando forma, da tartaruga divenne un serpente.

E le ninfe, spaventate, l’abbandonarono; Apollo si unì a Driope, (poi) questa tornò, fuggendo, alla casa del padre e non disse nulla ai genitori.

Dopo che Andremone (figlio) di Ossilo l’ebbe in seguito sposata, generò il figlio Anfisso da parte di Apollo.

Costui, subito dopo che fu cresciuto, divenne un uomo che regnava su tutti e fondò presso l’Eta una città omonima al monte e regnava sui territori di lì.

1 È riferito a Driope, che ebbe una figlia con il suo stesso nome (in greco il nome maschile del padre è Δρύοψ, quello femminile della figlia è Δρυόπη).