Grammatica

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L’indicativo futuro anteriore

L’indicativo futuro anteriore in latino equivale al futuro anteriore in italiano (“io avrò portato”) e si forma in due modi diversi a seconda che sia attivo o passivo:

  • se è attivo, viene attaccato al tema del perfetto l’indicativo futuro semplice del verbo sum (ad esempio, laudavero è formato dal tema laudav e da ero)
  • se è passivo, è formato dal participio perfetto del verbo e dall’indicativo futuro semplice del verbo sum (ad esempio, laudatus ero)

La desinenza della 3a persona plurale dell’attivo è erint (e non erunt, come ci aspetteremmo).

L’indicativo futuro anteriore si coniuga in questo modo:

Attivo

1a coniugazione
LaudavĕroIo avrò lodato
LaudavĕrisTu avrai lodato
LaudavĕritEgli avrà lodato
LaudaverĭmusNoi avremo lodato
LaudaverĭtisVoi avrete lodato
LaudavĕrintEssi avranno lodato
2a coniugazione
MonuĕroIo avrò ammonito
MonuĕrisTu avrai ammonito
MonuĕritEgli avrà ammonito
MonuerĭmusNoi avremo ammonito
MonuerĭtisVoi avrete ammonito
MonuĕrintEssi avranno ammonito
3a coniugazione
MisĕroIo avrò mandato
MisĕrisTu avrai mandato
MisĕritEgli avrà mandato
MiserĭmusNoi avremo mandato
MiserĭtisVoi avrete mandato
MisĕrintEssi avranno mandato
4a coniugazione
AudivĕroIo avrò ascoltato
AudivĕrisTu avrai ascoltato
AudivĕritEgli avrà ascoltato
AudiverĭmusNoi avremo ascoltato
AudiverĭtisVoi avrete ascoltato
AudivĕrintEssi avranno ascoltato
Coniugazione mista
CepĕroIo avrò preso
CepĕrisTu avrai preso
CepĕritEgli avrà preso
CeperĭmusNoi avremo preso
CeperĭtisVoi avrete preso
CepĕrintEssi avranno preso

Passivo

1a coniugazione
Laudātus, -a, -um eroIo sarò stato lodato
Laudātus, -a, -um erisTu sarai stato lodato
Laudātus, -a, -um eritEgli sarà stato lodato
Laudāti, -ae, -a erimusNoi saremo stati lodati
Laudāti, -ae, -a eritisVoi sarete stati lodati
Laudāti, -ae, -a eruntEssi saranno stati lodati
2a coniugazione
Monĭtus, -a, -um eroIo sarò stato ammonito
Monĭtus, -a, -um erisTu sarai stato ammonito
Monĭtus, -a, -um eritEgli sarà stato ammonito
Monĭti, -ae, -a erimusNoi saremo stati ammoniti
Monĭti, -ae, -a eritisVoi sarete stati ammoniti
Monĭti, -ae, -a eruntEssi saranno stati ammoniti
3a coniugazione
Missus, -a, -um eroIo sarò stato mandato
Missus, -a, -um erisTu sarai stato mandato
Missus, -a, -um eritEgli sarà stato mandato
Missi, -ae, -a erimusNoi saremo stati mandati
Missi, -ae, -a eritisVoi sarete stati mandati
Missi, -ae, -a eruntEssi saranno stati mandati
4a coniugazione
Audītus, -a, -um eroIo sarò stato ascoltato
Audītus, -a, -um erisTu sarai stato ascoltato
Audītus, -a, -um eritEgli sarà stato ascoltato
Audīti, -ae, -a erimusNoi saremo stati ascoltati
Audīti, -ae, -a eritisVoi sarete stati ascoltati
Audīti, -ae, -a eruntEssi saranno stati ascoltati
Coniugazione mista
Captus, -a, -um eroIo sarò stato preso
Captus, -a, -um erisTu sarai stato preso
Captus, -a, -um eritEgli sarà stato preso
Capti, -ae, -a erimusNoi saremo stati presi
Capti, -ae, -a eritisVoi sarete stati presi
Capti, -ae, -a eruntEssi saranno stati presi

Attenzione

Anche se si assomigliano, non bisogna mai tradurre laudatus ero con io sarò lodato (che è invece il passivo dell’indicativo futuro semplice e in latino corrisponde a laudabor).

Verbi difettivi

I verbi memĭniodi e novi sono verbi difettivi, cioè sono sprovvisti dei tempi formati a partire dal tema del presente (presente, imperfetto, futuro) e sono dotati soltanto dei tempi formati a partire dal perfetto (perfetto, piuccheperfetto, futuro anteriore). Bisogna tradurli secondo questo schema:

PerfettoPresente
PiuccheperfettoImperfetto
Futuro anterioreFuturo semplice

Pertanto, se dovessimo trovarli al futuro anteriore, dovremmo tradurli con il futuro semplice:

MeminĕroIo ricorderò
OdĕroIo odierò
NovĕroIo saprò

Corretta pronuncia dei verbi

Per sapere come pronunciare correttamente le varie forme verbali, basta seguire le normali regole dell’accento latino e controllare quindi la quantità della penultima sillaba. Se è lunga, l’accento si trova lì; se invece è breve, l’accento si trova sulla terzultima sillaba. Inoltre, l’accento non si trova mai sull’ultima sillaba.