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Gli insegnamenti delle favole fedriane

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Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Phaedrus, divi Tiberii libertus, Aesopi imitator…

La versione termina con:

…et societatem potentiorum non fideles esse

Traduzione

Fedro, liberto del divino Tiberio, imitatore di Esopo, scrisse molte favole nelle quali gli animali interpretano parti umane, come se avessero indossato maschere di uomini.

Queste favole non ci offrono solo un divertimento, ma anche un’esortazione (letteralmente per noi non sono soltanto di divertimento, ma anche di esortazione) a vivere bene.

Infatti, sembrano molto adatte a correggere le nostre abitudini.

Chi infatti, leggendo la favola del lupo e dell’agnello che bevono dallo stesso fiume, non si è convinto che l’arroganza debba sempre essere frenata?

Chi non vedrà che l’eccessivo desiderio di cibo e di ricchezze danneggia gli uomini, se leggerà attentamente del cane che porta la carne attraverso il fiume?

Allo stesso modo la pecora e la mucca che cacciano insieme al lupo ci insegnano che (letteralmente sono per noi di insegnamento che) i deboli non devono fare un’alleanza con i potenti.

Infatti, dobbiamo convincerci che l’amicizia e l’alleanza dei potenti non sono affidabili.