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Le doti del sovrano ideale (Gymnasion 1)

Traduzione della versione Le doti del sovrano ideale del libro Gymnasion 1:

Socrate definiva1 re e arconti non quelli che hanno gli scettri né quelli che li ricevono in eredità né quelli che usano la forza2 né quelli che ingannano gli altri, ma quelli capaci di comandare e quelli più valorosi, più ambiziosi, più arditi e che hanno più cura del culto degli dei, più moderati nei piaceri del corpo, più desiderosi di essere lodati per la propria intelligenza (letteralmente più insaziabili della lode dell’intelligenza) e quelli più abili a schierare un esercito.

Diceva anche che il miglior re è certamente molto benevolo e molto compiacente3 con gli amici, molto temibile e molto difficile da ingannare con i nemici, poiché apprezza4 tra gli amici non i più potenti, ma i più zelanti.

1 Va bene anche “diceva che (sono)”, ma la traduzione riportata sopra sta meglio.

2 Va bene anche “costringono con la forza” (come indica il vocabolario del libro), ma la traduzione riportata sopra sta meglio.

3 Va bene anche “molto facile a lasciarsi persuadere” (come indica il vocabolario del libro), ma la traduzione riportata sopra sta meglio.

4 O anche “il quale apprezza” (la traduzione “apprezzando” invece non va bene, perché in questo caso il verbo potrebbe sembrare riferito a Socrate invece che al re).