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La natura dell’uomo

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Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Natura vi rationis hominem conciliat…

La versione termina con:

…parere velit, nisi legitime imperanti

Traduzione

La natura con la forza della ragione fa simpatizzare l’uomo con l’uomo per la comunicazione e per la socialità1 (letteralmente e per la comunanza della vita), e soprattutto infonde un amore straordinario (nell’uomo) verso i figli (letteralmente quelli che sono stati procreati) e lo induce a volere che ci siano e che siano frequentate da lui adunanze e riunioni di uomini, e per questi motivi (lo induce) a cercare di procurare quelle cose che bastano per il sostentamento e il tenore di vita, e non solo per sé, ma per la moglie, per i figli e per gli altri che ama e deve proteggere; questa sollecitudine stimola gli animi e li fortifica per qualsiasi attività2 (letteralmente li rende più forti a fare una cosa).

E soprattutto è tipica dell’uomo la ricerca e l’investigazione del vero.

E così, quando siamo liberi dalle occupazioni e dalle inquietudini inevitabili, allora desideriamo vedere, ascoltare, imparare qualcosa e riteniamo necessaria per vivere felicemente la conoscenza delle cose o segrete o meravigliose.

Da questa cosa si comprende che ciò che è vero, semplice e sincero è molto adatto alla natura dell’uomo.

A questo desiderio di contemplare il vero è connessa una certa brama di superiorità, al punto che nessuno vuole obbedire, se non a chi comanda legittimamente.

1 Questa parte può essere tradotta più liberamente con “affinché l’uno comunichi e socializzi con l’altro”.

2 La traduzione libera riportata sul libro (“all’attività”) non si adatta bene al resto della frase, per cui è meglio usare una delle due varianti proposte sopra; se invece vogliamo seguire il libro, possiamo tradurre questa parte con “e li rende più preparati all’attività”.