Latino

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L’origine dei Baccanali

Autore

Livio

Libro

Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Graecus quidam ignobilis in Etruriam…

La versione termina con:

…inter caedes exaudiri poterat

Traduzione

Un ignoto Greco giunse inizialmente in Etruria senza nessuna di quelle numerose arti che (letteralmente con nessun’arte di quelle che numerose) il popolo dei Greci, il più erudito di tutti, ci diede per la cura degli animi e dei corpi, ma (era) un sacrificatore e un indovino, non uno che riempiva gli animi di timore con pratiche religiose pubbliche (letteralmente essendo state rivelate le pratiche religiose), bensì un sacerdote di riti notturni e oscuri1.

In un primo momento i misteri furono destinati a pochi, poi iniziarono ad essere divulgati tra uomini e donne. 

Al culto furono aggiunti i piaceri del vino e dei banchetti, affinché gli animi fossero maggiormente attratti.

Dopo che il vino e la notte ebbero cancellato ogni limite del pudore, per prima cosa ebbe inizio qualsiasi tipo di depravazione (letteralmente iniziarono ad essere compiute tutte le depravazioni), poiché ciascuno aveva a portata di mano il piacere (letteralmente aveva pronto il piacere) per ciò a cui era più propenso per natura.

E non (c’era) quest’unico genere di misfatto, ma uscivano dalla stessa fucina falsi testimoni, falsi sigilli, testamenti e denunce; da quello stesso luogo (uscivano) veleni e delitti familiari, al punto che talvolta non rimanevano nemmeno i corpi per la sepoltura.

Occultava la violenza il fatto che per le grida e per il fragore dei timpani e dei cembali nessuna voce di quelli che imploravano aiuto poteva essere udita durante le uccisioni.

1 Il senso della frase è che lo sconosciuto non era un sacerdote ufficiale, ma un ciarlatano; infatti, pur essendo di origine greca, non conosceva nessuna delle tante discipline religiose inventate dai Greci e in più praticava riti che non erano né canonici né pubblici, bensì occulti.