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Plutone rapisce Persèfone (Gymnasion 1)

Traduzione della versione Plutone rapisce Persèfone del libro Gymnasion 1:

Persefone era figlia di Zeus e Demetra.

Poiché Plutone voleva sposare la fanciulla e farla regina dell’Ade, ma poiché la madre si opponeva1, Zeus (gli) consigliò di rapire Persefone.

Il rapimento avvenne nei prati di fronte a Enna.

Il luogo è vicino alla città, pieno di viole2 e di altri fiori d’ogni specie e degno di essere visto (letteralmente degno di vista); sembra che sia al centro di tutta l’isola.

Ha3 vicino sia dei boschi sia dei laghi sia una grandissima grotta con una voragine sotterranea.

Mentre dunque la fanciulla raccoglieva dei fiori nei prati vicino alla città, Plutone, sopraggiungendo dalla grotta con un carro, rapì la fanciulla e tornò nell’Ade.

Demetra, non sapendo del fatto, cercò la figlia con fiaccole di notte e di giorno per tutta la terra, finché Zeus, commiserando la madre per il grande dolore, rivelò il rapimento e la sorte di Persefone.

O anche “opponendosi però la madre” (entrambe le opzioni sono corrette); la madre è ovviamente Demetra.

Il nominativo è ἴον.

È vero che di solito il verbo ἔχω insieme a un avverbio assume il significato di “essere”, ma qui regge gli accusativi successivi (in altre parole, qui il verbo ἔχω e l’avverbio πλησίον non sono legati tra loro).