Grammatica

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Le proposizioni relative proprie

Le proposizioni relative proprie in latino si costruiscono con un pronome relativo seguito dall’indicativo:

Puer quem vides canit

Il ragazzo che vedi canta

Oltre che dal pronome relativo, le proposizioni relative proprie possono essere introdotte anche da un aggettivo relativo o da un avverbio relativo:

Pugnate quanto fervore potestis

Combattete con quanto ardore potete

Ite quo vultis

Andate dove volete

I pronomi, gli aggettivi e gli avverbi relativi più frequenti sono:

qui, quae, quodChe
quisquis, quidquidChiunque
quantus, -a, -umQuanto
qualis, qualeQuale
ubiDove
quoDove
undeDa dove

La differenza tra ubi e quo è che il primo indica uno stato in luogo (ti aspetterò dove vorrai), mentre il secondo un moto a luogo (vado dove si è accampato l’esercito). Per sapere se siamo in presenza di uno stato in luogo o di un moto a luogo, ci basta guardare il verbo che regge l’avverbio relativo. Se si tratta di un verbo che non esprime un movimento (come nel caso di “aspettare”), siamo di fronte a uno stato in luogo; se invece si tratta di un verbo che indica un movimento (come nel caso di “andare”), siamo di fronte a un moto a luogo.

Attenzione

Non bisogna confondere le proposizioni relative proprie con le proposizioni relative improprie, che presentano il congiuntivo e hanno valore finale, consecutivo o causale.

Inoltre, essendo introdotte da un pronome relativo, le proposizioni relative proprie sono soggette ai fenomeni connessi ai pronomi relativi (cioè prolessi del relativo, ellissi del dimostrativo e nesso relativo).