Greco

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La ribellione di Sertorio

Autore

Appiano

Libro

γραφίς

La versione inizia con:

Χρόνῳ δ’ὕστερον στασιαζόντων ἐν Ῥώμῃ…

La versione termina con:

…δὴ τῷ φόβῳ μάλιστα Ῥωμαίους, διελύθη

Traduzione

Molto tempo dopo, mentre a Roma Silla e Cinna erano in lotta e si dividevano in guerre civili e accampamenti contro la patria, Quinto Sertorio, scelto dalla guarnigione di Cinna per comandare la Spagna, sollevò la Spagna stessa contro i Romani e, dopo che ebbe radunato un grosso esercito ed ebbe creato un’assemblea dei propri amici a imitazione del Senato, marciò contro Roma con coraggio ed evidente orgoglio, essendo del resto rinomato per l’audacia, al punto che il Senato, essendosi spaventato, scelse i comandanti di maggiore fama del tempo presso di loro1, Cecilio Metello con un grande esercito e Gneo Pompeo dopo quello con un altro esercito, affinché allontanassero come potessero la guerra dall’Italia, che in quel momento si trovava più che mai in lotta.

Ma Perperna, uno dei suoi2 partigiani, dopo che ebbe ucciso Sertorio, si proclamò capo della ribellione al posto di Sertorio, tuttavia Pompeo uccise Perperna in battaglia; e questa guerra, che a causa della paura turbava moltissimo i Romani, fu terminata.

1 Riferito ai Romani.

2 Uno cioè dei partigiani di Sertorio.