Greco

Cerca un argomento

Scontri fra i Greci e barbari

Autore

Senofonte

Libro

γραφίς

La versione inizia con:

Ἐπειδὴ δὲ ἐδείπνησαν καὶ νὺξ ἐγένετο…

La versione termina con:

…καὶ ἀγαθῶν γεμούσας ἦλθον

Traduzione

Dopo che ebbero mangiato e la notte fu sopraggiunta, quelli che avevano ricevuto l’incarico partirono e occuparono il monte, gli altri invece si fermarono lì.

I nemici, dopo che si furono accorti che il monte era stato occupato, rimasero svegli e accesero molti fuochi durante la notte.

Dopo che si fu fatto giorno, Chirisofo, avendo compiuto un sacrificio, li1 condusse lungo la strada, mentre invece quelli che avevano occupato il monte partivano all’attacco lungo il crinale.

La maggior parte dei nemici rimase sulla cima del monte, ma una parte di essi andò incontro a quelli lungo il crinale.

Prima che i due blocchi principali (letteralmente i più) fossero nello stesso luogo, quelli sul crinale si scontrarono gli uni contro gli altri e i Greci vinsero e si lanciarono all’inseguimento.

In quel momento anche i peltasti dei Greci dalla pianura avanzavano di corsa contro quelli schierati e Chirisofo procedeva a passo spedito con gli opliti.

I nemici sulla strada, dopo che ebbero visto che il reparto sul monte (letteralmente quello in alto) era stato sconfitto, fuggirono; e non morirono molti di loro, ma furono abbandonati numerosi scudi; i Greci li resero inservibili tagliandoli con le spade.

Quando arrivarono su, dopo avere offerto sacrifici ed avere eretto un trofeo, scesero verso la pianura e giunsero in villaggi che erano pieni di molte cose buone.

1 Si riferisce a quelli che non avevano occupato il monte e che quindi erano rimasti giù (il termine è sottinteso nel testo greco).