Grammatica

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Significante e significato

Ogni parola ha un significante e un significato. Ma che cosa sono?

Per capirlo, facciamo un esempio con la parola albero. Questa parola è formata da sei lettere (a, l, b, e, r, o) e in base a queste lettere ha un determinato suono (cioè la pronunciamo e la sentiamo in un certo modo, diverso ad esempio da quello di strada o perla).

Inoltre, questa parola evoca un determinato concetto, cioè l’idea di pianta. Se invece dicessimo libro, ci verrebbe in mente un blocco di pagine rilegate insieme.

Il significante è il gruppo di lettere e suoni che costituiscono la parola (cioè il modo in cui la scriviamo e la pronunciamo), mentre il significato è il contenuto della parola (cioè l’immagine che la parola ci fa venire in mente).

Parole piene e parole vuote

Dal punto di vista del significato, le parole si dividono in due gruppi:

  • parole piene, se sono dotate di un significato proprio
  • parole vuote, se non sono dotate di un significato proprio e servono solo a collegare tra loro altre parole

La parola bottiglia ad esempio ha un significato proprio, perché ci fa venire in mente un’immagine ben precisa di qualcosa. La parola anche invece non evoca alcun contenuto da sola e deve per forza essere usata in una frase insieme ad altri termini (ho visto anche Marco).

Le parole piene e le parole vuote sono le seguenti:

Parole pieneParole vuote
NomiPronomi
AggettiviArticoli
VerbiPreposizioni
AvverbiCongiunzioni

L’insieme di tutte le parole piene e di tutte le parole vuote si chiama lessico.

Alcune parole, chiamate monosemiche, hanno un solo significato, mentre altre parole, chiamate polisemiche. hanno più significati.

Pensiamo ad esempio alla parola indice, che può indicare sia un determinato dito della mano sia l’elenco delle varie parti di un libro.

Inoltre, tra il significato di due o più parole può esserci un rapporto particolare, in base a cui possiamo parlare di:

  • sinonimi, cioè parole che hanno sostanzialmente lo stesso significato (pantaloni / calzoni, divano / sofà…)
  • antonimi, cioè parole che hanno un significato opposto (bello / brutto, caldo / freddo…)
  • omonimi, cioè parole che hanno la stessa forma, ma significato diverso (folle nel senso di “matto” / folle come plurale di “folla”)

Significato denotativo e significato connotativo

Il significato può infine essere di due tipi:

  • denotativo
  • connotativo

Il significato denotativo è il significato letterale di una parola. Ad esempio, il significato denotativo di tramonto è la discesa del sole al di sotto dell’orizzonte.

Il significato connotativo invece è il significato figurato di una parola. Ad esempio, il significato connotativo di tramonto è il declino di qualcosa (come nella frase “il tramonto dell’esercito imperiale'”).