Greco

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Socrate e Santippe (Gymnasion 1)

Traduzione della versione Socrate e Santippe del libro Gymnasion 1:

Il filosofo Socrate, pur essendo piuttosto vecchio, sposò Santippe; Santippe era molto austera1 di carattere: spesso infatti litigava anche con il marito per2 molte cose.

Poiché un giorno Socrate disse che è necessario che il marito insegni alla moglie il rispetto, Antistene replicò: “Perché dunque, o Socrate, non educhi tu per primo Santippe, ma sopporti la moglie più molesta di tutte?”.

“Perché” rispose Socrate “vedo che anche coloro che vogliono diventare esperti di cavalli non acquistano3 i cavalli più docili, ma i più bizzosi.

Ritengono infatti così di essere capaci di usare tutti i cavalli.

Anch’io, volendo frequentare gli esseri umani4, sto con5 la donna più austera in assoluto (letteralmente sto con la prima donna più austera)”.

Poiché (Socrate) un giorno invitò a pranzo degli uomini ricchi e poiché Santippe si vergognava perché avevano una tavola piuttosto povera, (egli) disse: “Coraggio: se infatti sono frugali, amano anche una tavola piuttosto povera; se invece sono spregevoli, non ci importa affatto di loro”.

Va bene anche “dura” (come indica il vocabolario del libro).

Questo “per” introduce un complemento di argomento e non di causa (in greco abbiamo infatti la preposizione περί). Se vogliamo evitare fraintendimenti, possiamo optare per la traduzione “riguardo a”.

Il participio κτωμένους è un participio predicativo retto da ὁρῶ.

Va bene anche “gli uomini” (come indica il vocabolario del libro).

Il verbo σύνειμι può significare sia “stare insieme” (se è formato da σύν e da εἰμί) sia “andare insieme” (se è formato da σύν e da εἶμι). Il vocabolario del libro riporta soltanto il secondo significato, ma qui sta meglio il primo.