Greco

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Teogonia

La Teogonia è un poema in esametri di Esiodo, che compose quest’opera per dare una sistemazione al materiale mitologico in circolazione e fornire così un quadro ordinato degli dei (il titolo significa appunto “nascita degli dei”).

Il poema è diviso in due parti:

  • la prima parte si occupa della cosmogonia, cioè dell’origine dell’universo
  • la seconda parte si occupa delle varie generazioni di dei che si sono succedute

Trama

Il poema si apre con un proemio dedicato alle Muse, di cui vengono elencati qui per la prima volta i nomi (sono nove e si chiamano Clio, Euterpe, Talia, Melpomene, Tersicore, Erato, Polimnia, Urania e Calliope). Esiodo, dopo avere detto che le Muse gli hanno ispirato il canto poetico, inizia a raccontare l’origine dell’universo.

In origine c’era Caos, cioè la divinità che rappresenta il vuoto, affiancato da Gea, Tartaro ed Eros; non c’è quindi una divinità creatrice, concetto assente nel mondo greco, ma un disordine universale. Da Caos nascono poi Erebo e Notte, mentre Gea dà alla luce Urano, con cui poi si congiunge, generando svariati figli. 

Il poema si concentra a questo punto su questa stirpe. Urano, odiando i figli che gli sono nati, li ricaccia dentro Gea, che crea allora una falce di ferro e la consegna al figlio Crono. Quest’ultimo evira il padre e getta i suoi genitali in mare, dove si forma una spuma da cui nasce Afrodite. Crono prende allora il posto di Urano, ma si comporta esattamente come il padre, unendosi a Rea e ingoiando i figli, perché sa che uno di loro lo spodesterà. Rea nasconde però Zeus, appena nato, e lo sostituisce con una pietra, che Crono inghiotte. Una volta cresciuto, Zeus detronizza Crono e lo costringe a vomitare gli altri figli, dopodiché dà il via al proprio regno, scegliendo Ade come dio dell’oltretomba e Poseidone come dio del mare. 

Sono quindi state presentate tre generazioni di dei (quella iniziale di Caos e Gea, quella di Crono e quella di Zeus); a questo punto, dopo avere raccontato la titanomachia, cioè la battaglia che Zeus combatte con l’aiuto dei Centimani contro i Titani, viene narrata la nascita di una nuova generazione di dei e dee, che compre molte delle divinità greche più famose, come Apollo, Artemide, Ermes e Atena.

Il poema si conclude con un catalogo delle dee che si unirono a uomini mortali.