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Virgilio si oppone alla confisca dei suoi beni

Autore

Elio Donato

Libro

Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Occiso die Iduum Martiarum Caio Cesare…

La versione termina con:

…familiari amore perfunctus est

Traduzione

Dopo che Gaio Cesare fu ucciso il giorno delle Idi di marzo1, poiché i veterani elessero loro comandante Cesare Augusto senza l’opposizione del senato (letteralmente visto che il senato non diceva di no), scoppiata una guerra civile, gli abitanti di Cremona aiutarono i nemici di Cesare Augusto insieme ad altre città della stessa regione.

Di conseguenza, accadde che, mentre il vittorioso Augusto divideva i loro2 territori tra i veterani, poiché il territorio degli abitanti di Cremona non bastava, anche gli abitanti di Mantova, tra i quali c’era anche il poeta Virgilio, persero una grandissima parte dei propri territori, poiché erano stati al fianco (letteralmente vicini) degli abitanti di Cremona.

Ma Virgilio, confidando nel valore dei propri componimenti e nell’amicizia di alcuni potenti, osò opporsi al centurione Arrio, che eseguiva gli ordini dell’imperatore.

Quello mise subito mano alla spada e, poiché il poeta si volse in fuga, non smise (letteralmente fece fine) di inseguirlo, prima che Virgilio si gettasse in un fiume e nuotasse così fino all’altra riva.

Ma successivamente, raccomandato ad Augusto attraverso Mecenate a causa della fama dei componimenti, recuperò i propri terreni e poi godette dell’affetto personale dell’imperatore.

1 Cioè il 15 marzo.

2 Cioè di Cremona e delle altre città che si erano ribellate.