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Admeto e Alcesti (Gymnasion 1)

Traduzione della versione Admeto e Alcesti di Apollodoro del libro Gymnasion 1:

Apollo, per volere di Zeus, era al servizio di Admeto, che regnava su Fere.

Admeto desiderava in matrimonio Alcesti, figlia di Pelia, ma Pelia ordinava a tutti coloro che (la) desideravano in matrimonio di aggiogare a un carro un leone e un cinghiale.

Poiché nessuno ci riusciva (letteralmente poiché nessuno era capace di fare ciò), Apollo aggiogò un leone e un cinghiale per Admeto.

Admeto dunque sposò Alcesti, ma mentre sacrificava durante le nozze si dimenticò di sacrificare ad Artemide, e Artemide ordinò alle Moire di uccidere Admeto.

Ma Apollo, facendo ubriacare1 le Moire, ottenne da loro che Admeto scampasse alla morte (letteralmente fosse liberato dalla morte), se qualcuno avesse scelto di morire per lui volontariamente.

Poiché non volevano morire né il vecchio padre né la madre, scelse di morire per il marito Alcesti.

Apollo, ammirando il suo valore, scese nell’Ade e persuase Plutone rimandarla di nuovo tra gli uomini.

O anche “ubriacando le Moire” (entrambe le traduzioni sono corrette).