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Gli animali nelle favole di Esopo (Gymnasion 1)

Traduzione della versione Gli animali nelle favole di Esopo del libro Gymnasion 1:

Nelle favole di Esopo si leggono molte cose sul costume degli animali.

Si dice che il lupo sia crudele e che insidi gli altri animali, soprattutto le pecore; si dice che il caprone sia stolto e che spesso sia ingannato dagli altri animali.

Il leone è ammirato per la nobiltà e per la forza regale, ma non è astuto, e perciò spesso gli altri animali evitano le (sue) insidie; la cerva è agile, ma talvolta durante la fuga è ostacolata dalle corna e così viene catturata dai cacciatori.

La mosca, sebbene piccola, dà fastidio, inoltre a causa della superbia si vanta di essere la regina della terra; il cane sorveglia1 le pecore, oppure detesta il collare ed è costretto a soffrire la fame per la libertà2.

Si dice che la formica sia laboriosa e che invece la cicala non (sia) previdente.

Esopo attraverso le favole loda o biasima i costumi degli animali; gli uomini leggono le favole e sono spinti alla virtù.

Va bene anche “protegge” (come indica il vocabolario del libro).

Il senso di questa frase è che il cane o fa quello che gli dice il padrone in cambio di cibo (cioè sorvegliare le pecore) o decide di vivere senza un padrone e soffre di conseguenza la fame (perché nessuno gli dà da mangiare).