Grammatica

Cerca un argomento

L’apostrofo (quando si usa e quando no)

L’apostrofo (‘) è un segno che indica la caduta di una o più lettere alla fine di una parola:

La isolaL’isola
Niente altroNient’altro
PocoPo’

Si trova sempre dopo un’elisione e in alcuni casi anche dopo un troncamento.

Apostrofo obbligatorio

L’apostrofo è obbligatorio nei seguenti casi (la seconda parola deve iniziare per vocale):

1) Con gli articoli lo e la (e le preposizioni articolate che contengono questi articoli)

Lo uomoL’uomo
Nella animaNell’anima

2) Con l’aggettivo bello

Bello amicoBell’amico
Bello aereoBell’aereo

3) Con l’aggettivo santo, quando è seguito da un nome proprio

Santo AndreaSant’Andrea
Santa ElisaSant’Elisa

4) Con ci davanti alle forme del verbo essere che iniziano per e

Ci èC’è
Ci eraC’era

5) In alcune espressioni fisse

Di accordoD’accordo
Da altra parteD’altra parte

6) Nei troncamenti da’, di’, fa’, sta’, va’, mo’, po’ (in questo caso la parola successiva può iniziare sia per vocale sia per consonante)

Apostrofo vietato

L’apostrofo non deve essere usato nei seguenti casi:

  • quando ci è seguito da una parola che inizia per a, o, u (ci ama, ci odia, ci urta…)
  • con i pronomi personali li e le (li ammiro, le imito…)
  • se la parola successiva inizia per i, y, j e dopo c’è un’altra vocale (la iena, lo yogurt, la Juventus…)
  • se la vocale finale della prima parola è accentata (città incantevole)

Apostrofo facoltativo

L’apostrofo è facoltativo nei seguenti casi:

  • con questa e quella (questa immagine / quest’immagine, quella espressione / quell’espressione…)
  • con le parole formate da una sola sillaba (mi importa / m’importa, di essere / d’essere…)