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Esercizio A, pagina 150 (Gymnasion 1)

Soluzione dell’esercizio A a pagina 150 del libro Gymnasion 1:

1) Sentendo ciò, dico queste cose.

2) Tu dici queste cose, io invece penso queste.

3) Platone dice queste cose, noi invece abbiamo questa opinione.

4) Serse scrive queste cose ad Artabazo: “Salva la mia casa e il mio regno: affido infatti a te il mio scettro”.

5) Mio fratello è responsabile di queste cose.

6) Quest’uomo da un lato disonora Atene, dall’altro danneggia la Grecia.

7) C’è1 nella tirannide questo male: il fatto di non credere agli amici.

8) Durante questa notte cadde a terra molta pioggia dal cielo.

9) Non sopportiamo quest’uomo qui.

10) Fuggi questo adulatore e i suoi inganni e ascolta le parole di questo amico vero.

11) Il re stesso condusse l’esercito.

12) Spesso proprio gli uomini sono nemici di se stessi.

13) Non ritengo beati i ricchi: le ricchezze infatti procurano loro molta preoccupazione.

14) Astiage mandò a chiamare la propria figlia e suo2 figlio.

15) Abitua te stesso a essere non arcigno, ma riflessivo: a causa di quell’atteggiamento (letteralmente a causa di quello) sembra infatti che tu sia arrogante, a causa di questo invece assennato.

16) La vita è simile al teatro: spesso infatti i peggiori occupano il posto più bello in esso3.

17) Le rondini nidificano sempre negli stessi posti.

18) A Sparta i re stessi vivevano una vita semplice e frugale.

19) La presenza stessa degli amici è dolce, anche nelle sventure stesse.

20) Gli Ateniesi e gli Spartani non avevano le stesse leggi.

21) Non ho la tua stessa opinione.

22) Non abbiamo le vostre stesse opinioni.

23) Talvolta i cittadini non hanno la stessa opinione dei capi.

24) Abbiate, o soldati, lo stesso coraggio dei comandanti.

25) Non bisogna avere la stessa opinione dei sicofanti.

26) Tutti i soldati hanno le stesse armi del comandante.

27) Gli Ateniesi non sempre avevano la stessa opinione riguardo agli stessi fatti.

28) I figli degli Spartiati indossavano sempre la stessa veste, d’estate e d’inverno.

29) La vecchiaia stessa è una malattia.

30) Non per tutti sono virtuose e spregevoli le stesse cose.

Una traduzione alternativa più libera e meno letterale potrebbe essere “è insito”.

L’aggettivo “proprio” indica che la figlia è di Astiage, mentre l’aggettivo “suo” indica che il figlio è della figlia di Astiage. Per non fare confusione, si può eventualmente tradurre la parte finale con “il figlio di lei”.

Cioè nel teatro (il senso di questa frase è che a teatro, così come nella vita, le persone peggiori spesso occupano i posti migliori).