Latino

Cerca un argomento

Lucrezia

Autore

Livio

Libro

Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Sextus Tarquinius, dum Collatinus Ardeam…

La versione termina con:

…terrore obstinatam pudicitiam vicit

Traduzione

Sesto Tarquinio, mentre Collatino assediava Ardea, giunse in casa sua, dove fu accolto gentilmente.

Essendo stato condotto dopo cena nella stanza degli ospiti, dopo che tutti sembrarono (letteralmente sembravano) addormentati, bruciando di passione, impugnata la spada, giunse da Lucrezia che dormiva e, tappata la bocca della donna con la mano, disse: “Taci, sono Sesto Tarquinio, ho una spada in mano.

Morirai, se proferirai parola”.

Poiché la donna spaventata vedeva che la morte era imminente, Tarquinio iniziò a quel punto a confessare il proprio amore, a pregarla, a mischiare le minacce alle preghiere, a sconvolgere l’animo della donna.

Quando vide (letteralmente vedeva) che era testarda e che non era piegata nemmeno dalla paura della morte, aggiunse il disonore alla paura e disse che avrebbe collocato di fianco a lei, una volta uccisa, un servo sgozzato, in modo che si dicesse che era stata ammazzata in un volgare adulterio.

Con questa paura vinse l’ostinato pudore.