Greco

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Il malato e il medico

Autore

Esopo

Libro

γραφίς

La versione inizia con:

Νοσῶν τις καὶ ἐπερωτώμενος ὑπὸ τοῦ ἱατροῦ…

La versione termina con:

…τὰ μάλιστα δυσφοροῦσιν

Traduzione

Un tale, essendo malato ed essendo interrogato dal medico su come stesse, disse che sudava più del necessario; quello disse che questa era una cosa buona.

Interrogato una seconda volta su come stesse, disse che, dopo essere stato colto da un brivido, aveva avvertito una scossa; quello diceva che anche questa era una cosa buona.

Quando (il medico) giunse per la terza volta e lo interrogò a proposito della malattia, (il malato) disse che era incappato nell’idropisia; e quello disse che anche questa era una cosa buona.

Essendo giunto uno dei parenti e avendo chiesto (al malato) come stesse, disse: “Io muoio per le cose buone”.

Così molti degli uomini sono ritenuti felici a prima vista (letteralmente in base all’opinione dall’esterno) da quelli intorno per quelle cose per le quali essi soffrono moltissimo (letteralmente per le quali essi sono insofferenti presso di sé moltissimo).