Analisi grammaticale

Cerca un argomento

La particella “ci”

In italiano la particella ci può avere le seguenti funzioni:

  • particella pronominale
  • particella avverbiale
  • particella rafforzativa

Nel primo caso equivale a un pronome personale, riflessivo o dimostrativo, nel secondo caso equivale a un avverbio di luogo, nel terzo caso serve a rafforzare un verbo.

Particella pronominale

Se è una particella pronominale, rappresenta:

  • la forma atona del pronome personale di 1a persona plurale ed equivale a “noi” (i nemici non ci sconfiggeranno mai) oppure a “a noi” (la zia ci ha preparato il pranzo)
  • il pronome riflessivo di 1a persona plurale (ci asciughiamo i capelli)
  • il pronome dimostrativo “ciò” preceduto da una preposizione (non ci pensare, che equivale a “non pensare a ciò”, oppure non ci vedo niente di buono, che equivale a “non vedo niente di buono in ciò”)

Talvolta può rappresentare anche un pronome personale di 3a persona (sia singolare sia plurale) preceduto da una preposizione:

Posso contare su Marco e Sara? Sì, ci puoi contare

Daniele è così antipatico che non ci parlo quasi mai

Nel primo esempio la particella ci equivale a “su di loro”, cioè su Marco e Sara, mentre nel secondo esempio equivale a “con lui”, cioè con Daniele.

Particella avverbiale

Se è una particella avverbiale, significa “in quel luogo”:

Amo la montagna e ci vado sempre con molto piacere

Qui ad esempio serve a dire che vado sempre con molto piacere in quel luogo, cioè in montagna.

Quando ha questo valore, si trova spesso davanti al verbo essere, che assume così il significato di “trovarsi”:

In classe ci sono dieci banchi

Qui ad esempio “ci sono” equivale a “si trovano”, “sono presenti”.

Quando la particella ci ha valore avverbiale (e soprattutto quando si trova davanti al verbo essere), può essere sostituita da vi, anche se questa cosa non è molto frequente:

In Italia ci sono molti musei

In Italia vi sono molti musei

Forma rafforzativa

Se è una particella rafforzativa, serva a rafforzare il verbo, cioè ad aumentarne l’intensità (spesso in questo caso il significato del verbo cambia):

Quanto ci metti ad arrivare?

Fa così freddo che ci vogliono i guanti

Nel primo esempio il verbo “ci metti” assume il significato di “impieghi”, mentre nel secondo esempio il verbo “ci vogliono” assume il significato di “sono necessari”.

Forme combinate

Se la particella ci è seguita da lo, la, li, le, ne, diventa ce:

Non ce lo diranno mai

Ce ne sono pochi

In questo caso si parla di forme combinate.