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Socrate (Gymnasion 1)

Traduzione della versione Socrate del libro Gymnasion 1:

Socrate insegnava agli Ateniesi la virtù, la giustizia e la verità conversando non in casa né in una scuola, ma nella piazza per tutto il giorno, dall’alba fino al tramonto.

Consigliava ai giovani di non ricorrere né all’ingiustizia né all’ira (letteralmente di non servirsi né dell’ingiustizia né dell’ira), ma di disprezzare la fama, di sopportare la sorte (letteralmente la necessità) e di dominare1 il dolore.

Diceva che la saggezza è (come) una fonte sulla terra e motivo di felicità e che bisogna rivolgere (la mente) più al nutrimento dell’anima che del corpo.

Egli stesso era il più giusto di tutti gli uomini, e soltanto gli avversari non volevano né ammirare la sua alta sapienza né ammettere che egli era il migliore dei maestri.

Non badava molto alla fama, in quanto convinto che tra gli uomini i più sbagliassero e che il dio correggesse i loro sbagli.

Va bene anche “governare” (come indica il vocabolario del libro), ma la traduzione riportata sopra sta meglio.